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Principi Contabili
Scritto da: Misterfisco

Ratei e risconti I ratei e i risconti definizione degli stessi ed enunciazione dei principi contabili per la loro valutazione e rappresentazione in bilancio | Rilevazione e classificazione

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La rilevazione dei ratei attivi [1] e passivi costituisce una tipica scrittura di integrazione da redigere alla fine dell’esercizio nell’ambito di quelle di assestamento, che consentono di trasformare i valori di conto in valori di bilancio. La loro contropartita contabile è costituita, rispettivamente, dalla quota di proventi o di oneri da imputare al conto economico, sulla base del principio della competenza dell’esercizio in chiusura, purché ricorrano le condizioni dì cui all’ultimo periodo del quinto comma dell’art.2424 bis CC La rilevazione dei risconti attivi e passivi avviene nell’ambito delle c.d. scritture di rettifica, anch’ esse da redigere alla fine dell’esercizio. Essi hanno quale contropartita le voci dei correlati oneri o proventi già contabilizzati, la cui quota parte dovrà essere stornata e rinviata al successivo (od ai successivi) esercizi, nel rispetto della competenza economica, purché ricorrano le condizioni del citato ultimo periodo dell’art. 2424bis CC

La rettifica così attuata produce la diretta riduzione dell’onere o del provento originariamente rilevato per modo che, nel conto economico, emerga la sola entità di competenza dell’esercizio.

Sul piano della metodologia, si ritiene che questa sia la forma corretta di contabilizzazione.

I disaggi e gli aggi sui prestiti costituiscono costi o proventi finanziari anticipati, da collocare rispettivamente nelle voci D) dell’attivo (disaggio, risconto attivo) ed E) del passivo (aggio, risconto passivo) al netto delle quote di competenza imputate negli esercizi precedenti ed in quello al quale si riferisce il bilancio. Il Codice Civile prevede all’. art 2426, comma 1, numero 7che «il disaggio sui prestiti deve essere iscritto nell’attivo e ammortizzato in ogni esercizio per il periodo di durata del prestito».

La quota in diminuzione rappresenta la ripartizione nel tempo del costo o del provento finanziario contabilizzato all’atto dell’accensione del debito.

Per quanto riguarda l’aggio, la quota in diminuzione riduce l’entità degli interessi passivi sul prestito da imputare al conto economico dell’esercizio.

Ai fini di una corretta informazione, qualora nelle voci D) dell’attivo ed E) del passivo dello stato patrimoniale siano iscritti ratei e risconti pluriennali [2] necessita una loro separata indicazione nello stato patrimoniale al fine di evitare l’accorpamento in un’unica voce di valori eterogenei rispetto alla loro durata.

Sommario Principi contabili

Fonte: Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti

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