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Principi Contabili
Scritto da: Misterfisco

Il trattamento contabile delle imposte sul reddito Richiamo dei principi contabili generali |

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Dopo aver considerato la dottrina ragionieristica e la prassi internazionale, ivi inclusi gli Standards dell’International Accounting Standards Committee, e tenuto conto del documento relativo a “Bilancio d’esercizio- Finalità e postulati”, vengono enunciati i principi contabili indicati nei paragrafi successivi, ritenuti corretti ed atti a rilevare, valutare e rappresentare i debiti tributari, i fondi per imposte, le passività per imposte differite e le attività per imposte anticipate nel bilancio d’esercizio di imprese mercantili, industriali e di servizi, in un sistema contabile tradizionale a valori storici, nonchè atti per l’interpretazione e l’integrazione delle norme di legge in materia.

I principi contabili generali o postulati del bilancio d’esercizio, di cui i principali sono illustrati nel Documento relativo a “Bilancio d’esercizio – Finalità e postulati”, costituiscono i fondamenti dei principi contabili applicati e vanno tenuti pertanto presenti nella valutazione dei debiti tributari, dei fondi per imposte e delle imposte differite e anticipate.

Il rispetto dei principi di competenza e di rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato d’impresa nella prospettiva di continuità aziendale, comporta che il trattamento delle imposte sul reddito sia il medesimo di quello dei costi sostenuti dall’impresa nella produzione del reddito, da contabilizzare conseguentemente, nello stesso esercizio in cui sono stati contabilizzati i costi e i ricavi cui tali imposte si riferiscono, indipendentemente dalla data di pagamento delle medesime.

Generalmente l’ammontare delle imposte dovute risultante dalla dichiarazione dei redditi non coincide con l’ammontare delle imposte di competenza dell’esercizio, in quanto frequentemente i valori attribuiti ad un elemento dell’attivo o del passivo secondo criteri civilistici differiscono dai valori attribuiti a tali elementi ai fini fiscali, per effetto delle diversità tra le norme di redazione del bilancio civilistico e quelle tributarie.

Tali differenze, come descritto nel successivo capitolo “Le passività per imposte differite e le attività per imposte anticipate”, generano, nella maggior parte dei casi, imposte differite passive, vale a dire imposte che, pur essendo di competenza dell’esercizio, si renderanno esigibili in esercizi futuri o imposte anticipate attive, imposte che pur essendo di competenza di esercizi futuri sono esigibili con riferimento all’esercizio in corso; tali imposte anticipate attive e differite passive devono essere iscritte in bilancio, come successivamente illustrato al capitolo H. Risulta quindi in contrasto con le finalità ed i postulati del bilancio d’esercizio la contabilizzazione delle imposte secondo il criterio della esigibilità (o liquidità), che comporta l’iscrizione in bilancio solo di quelle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.

Sommario Principi contabili

Fonte: Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti

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