Con Parere 4 agosto 2008, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i ristorni assegnati ai soci delle cooperative non assumono rilevanza nella determinazione dei ricavi presunti elaborati dagli studi di settore.
Tali ristorni, rappresentando delle componenti negative nella determinazione del reddito imponibile (costi del personale), per le cooperative di produzione e lavoro vanno inseriti nel rigo F23 del modello degli studi, ma rischiano di generare delle incoerenze nell’indicatore di normalità economica.
Diversamente, i ristorni riconosciuti dalla cooperative di consumo come rimborso dei prezzi pagati per usufruire dei beni e dei servizi non hanno impatto sui ricavi dichiarati.
L’amministrazione finanziaria intende evitare una disparità di trattamento; a tal fine, l’inserimento della componente negativa a rigo F23 assume valenza di “quadratura” ed in presenza di eventuali anomalie, può essere fatta apposita segnalazione nelle note aggiuntive di GERICO.
Fonte: www.seac.it
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