Con Risoluzione 5 novembre 2007, n. 312, l’Agenzia delle Entrate si è espressa in ordine al fenomeno delle cosiddette “esterovestizioni” ed alla presunzione legale di residenza di cui all’articolo 73, comma 5-bis, TUIR.
In particolare, l’Amministrazione finanziaria ha disposto che la prova contraria alla presunzione che sia nel territorio dello Stato la sede dell’amministrazione, e quindi della residenza, di società ed enti che detengono partecipazioni di controllo in società di capitali ed enti commerciali residenti, è ammessa solo in sede di eventuale accertamento.
Ne consegue, come peraltro evidenziato nella Risoluzione, che il contribuente non può presentare istanza di interpello disapplicativo.
Fonte: www.seac.it
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