La Corte di Cassazione, con Sentenza n. 17206/06, ha stabilito che l’Ufficio può attribuire la qualifica di stabile organizzazione in Italia di una società non residente anche ad un’entità residente con autonoma personalità giuridica.
Per accertare tale funzione è necessario che la stessa, oltre a disporre di risorse materiali ed umane, svolga attività di una certa rilevanza e non solo di carattere ausiliario e supporto nei confronti della società non residente.
Ai fini dell’assoggettamento ad IVA delle operazioni, l’Amministrazione può utilizzare anche elementi indiziari come l’identità delle persone fisiche che agiscono per l’impresa straniera e per quella italiana o la stipulazione di contratti nell’interesse del soggetto non residente, anche a prescindere da un effettivo potere di rappresentanza.
I Giudici hanno considerato non rilevanti le modifiche in tal senso apportate all’art. 5 del Commentario OCSE al Modello contro la doppia imposizione, su cui il Governo italiano ha espresso riserva.
Fonte: www.seac.it
Articolo pubblicato in data 11.9.2006
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