La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17057/2008, ha affermato che il calcolo degli utili da attribuire all’impresa familiare va effettuato al netto delle spese di mantenimento degli stessi, gravante sul familiare che esercita l’impresa. L’onere, invece, di provare la consistenza del patrimonio familiare come degli utili da distribuire grava sul partecipante che agisce per ottenere la quota di utili.
La maturazione del diritto agli utili dell’impresa familiare coincide con la cessazione dell’impresa medesima o della collaborazione del singolo partecipante, salvo diverso patto tra i partecipanti relativo alla distribuzione periodica degli utili.
Fonte: www.seac.it
Maggiori informazioni e approfondimenti sistematici ed esaurienti inviati direttamente alla vostra mail, acquista la circolare informativa fiscale