Entrata in vigore e pubblicazione
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 17 giugno 2025 il nuovo Decreto Legge n. 84/2025, contenente disposizioni urgenti in materia fiscale. Il provvedimento, composto da 16 articoli, è entrato in vigore il 18 giugno 2025 e tocca numerosi aspetti del sistema tributario italiano. Le novità coinvolgono imprese, lavoratori dipendenti e autonomi, enti del Terzo Settore e Pubbliche Amministrazioni.
Nuove regole fiscali per lavoratori dipendenti e autonomi
Modifiche al trattamento delle spese
L’articolo 1 introduce importanti cambiamenti in materia di deducibilità e tassazione delle spese sostenute dai lavoratori, sia autonomi che dipendenti:
- Spese di trasferta: deducibili solo se pagate con mezzi tracciabili (bonifici, carte, ecc.) per quelle in Italia. All’estero, la tracciabilità non è obbligatoria.
- Spese di rappresentanza: deducibili solo se tracciabili, ovunque siano sostenute.
- Rimborsi spese: inclusi nel reddito imponibile se pagati senza strumenti tracciabili.
- Interessi e proventi finanziari: ora classificati come redditi di capitale anziché di lavoro autonomo.
- Plusvalenze da cessioni: se derivano da partecipazioni in società artistiche o professionali, vengono considerate redditi diversi.
- Nuove regole per le società artistiche/professionali: cambia la tassazione delle partecipazioni, incidendo sulla determinazione del reddito.
Nuovo regime di riporto delle perdite fiscali
Semplificazioni e novità operative
L’articolo 2 semplifica il riporto delle perdite fiscali, soprattutto per operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, conferimenti):
- Criteri semplificati: addio al riferimento al patrimonio netto economico; si utilizza il doppio della somma dei conferimenti e versamenti degli ultimi 24 mesi.
- Fusioni: riduzione delle perdite riportabili basata su criteri più diretti.
- Conferimenti e scissioni: le società conferitarie applicheranno le stesse regole delle beneficiarie di scissioni.
- Eliminate restrizioni: abrogato il vincolo sui conferimenti d’azienda, rendendo più semplici alcune riorganizzazioni aziendali.
Incentivi per nuove assunzioni nel decreto fiscale 2025
Esclusione delle società collegate
L’articolo 3 riforma le agevolazioni fiscali per le assunzioni:
- Nuova base di calcolo: non si potrà più includere il personale assunto da società collegate nel computo dell’incremento occupazionale.
- Applicazione: la modifica ha effetto a partire dal periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2023.
Modifiche alla disciplina delle CFC e disallineamenti ibridi
Allineamento agli standard internazionali
L’articolo 4 aggiorna la normativa sulle Controlled Foreign Companies (CFC):
- Tassazione minima globale: le nuove disposizioni si armonizzano con le direttive OCSE e UE.
- L’articolo 5, invece, semplifica la disciplina sui disallineamenti da ibridi, prevedendo un unico termine per la comunicazione della documentazione per gli anni precedenti al 2023: 31 ottobre 2025.
IMU: proroga e sanatoria per i Comuni
Tempistiche straordinarie per il 2025
L’articolo 6 prevede una sanatoria per gli enti locali:
- Proroga termini: i Comuni che non avranno approvato le aliquote IMU entro il 28 febbraio 2025 potranno farlo entro il 15 settembre 2025.
- Bilancio: eventuali modifiche alle aliquote verranno recepite con variazione del bilancio di previsione 2025–2027.
IVA: reverse charge esteso e stop allo split payment per le società quotate
Modifiche al regime dell’IVA
Il decreto introduce importanti aggiornamenti in ambito IVA:
- Reverse charge esteso (art. 9): ora valido anche per logistica e trasporto merci. È necessario attendere l’ok dell’Unione Europea.
- Split payment (art. 10): dal 1° luglio 2025 non si applica più alle società quotate del Ftse-Mib.
Dichiarazioni fiscali 2024: più tempo per l’invio
Nuova scadenza prorogata
L’articolo 12 posticipa il termine per la presentazione delle dichiarazioni IRPEF e IRAP 2024: saranno considerate tempestive se inviate entro l’8 novembre 2024.
ISA e forfetari: rinvio per acconti e saldo
Versamenti più dilazionati
L’articolo 13 rinvia i termini per i soggetti ISA e forfetari:
- Primo acconto 2025 e saldo 2024: scadenza rinviata dal 30 giugno al 21 luglio 2025.
- Ulteriore estensione: pagamento entro il 20 agosto 2025, con una maggiorazione dello 0,4%.
Terzo Settore e Imprese sociali: novità fiscali dal 2026
Modifiche per adeguarsi alla Commissione UE
Gli articoli 14 e 15 del decreto intervengono su:
- Codice del Terzo Settore: dal 1° gennaio 2026 si applicano le agevolazioni fiscali solo agli enti iscritti al RUNTS.
- Codice delle Imprese sociali: stessa data di decorrenza per le misure fiscali; viene inoltre limitata l’area soggetta all’autorizzazione UE.
Biodiesel e accise: aggiornamenti normativi
Agevolazioni energetiche e fiscali
Infine, il decreto interviene su:
- Biodiesel (art. 7): modifiche al Dl 57/2023 per favorire l’uso di combustibili alternativi.
- Accise (art. 11): aggiornamenti alle disposizioni del Dlgs 43/2025 con l’obiettivo di semplificare e rendere più efficiente il sistema.
Il Decreto Fiscale 2025 rappresenta un intervento organico su numerosi aspetti del sistema tributario. Le disposizioni mirano a semplificare, incentivare l’occupazione, adeguarsi agli standard internazionali e favorire la compliance fiscale, con impatti significativi su contribuenti, professionisti, imprese e enti del Terzo Settore.
Se desideri un’infografica, un riassunto operativo per professionisti o un fac-simile per newsletter aziendale, posso aiutarti a realizzarlo.