È entrata ufficialmente in vigore la legge n. 131 del 2025, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 19 settembre, che introduce una serie di incentivi e crediti d’imposta destinati a persone fisiche e imprese che scelgono di vivere o investire nelle zone montane.
L’obiettivo principale è favorire il ripopolamento dei territori montani e incentivarne la crescita economica e sociale attraverso misure di carattere amministrativo, fiscale e ambientale. Le agevolazioni riguardano in particolare settori strategici come istruzione, sanità, trasporti, connettività e tutela del territorio.
Nuova classificazione dei comuni montani e delega al Governo
La legge delega il Governo a definire, tramite due decreti distinti:
- entro 90 giorni, i criteri per la classificazione dei comuni montani destinatari dei benefici;
- entro 12 mesi, un riordino complessivo delle agevolazioni, anche di natura fiscale, destinate ai territori montani.
L’obiettivo è concentrare le risorse dove più necessarie e armonizzare le diverse forme di sostegno già esistenti, aggiornando la definizione di “comune montano”.
Quattro nuovi crediti d’imposta tra le agevolazioni per le aree montane
La legge prevede diversi incentivi fiscali mirati, ciascuno pensato per sostenere specifiche categorie di beneficiari:
- Personale sanitario e scolastico che opera nei comuni montani (artt. 6 e 7).
- Agricoltori e silvicoltori che investono in attività ecosostenibili (art. 19).
- Giovani imprenditori che avviano piccole e microimprese in montagna (art. 25).
- Cittadini under 41 che acquistano o ristrutturano la loro abitazione principale in montagna (art. 27).
Credito d’imposta per il personale sanitario e scolastico (artt. 6 e 7)
Dal 2025, medici, infermieri, veterinari e personale scolastico che lavorano in comuni montani agevolati potranno usufruire di un credito d’imposta per le spese di locazione o per l’acquisto della prima casa.
- Importo base: fino al 60% delle spese, con un tetto massimo di 2.500 euro annui.
- Nei comuni con minoranze linguistiche storiche: il beneficio sale al 75% delle spese, fino a 3.500 euro annui.
Il bonus non è cumulabile con il credito d’imposta previsto per l’acquisto o la ristrutturazione di abitazioni principali (art. 27).
I criteri per l’applicazione del beneficio saranno definiti da un decreto congiunto dei ministeri della Salute, dell’Economia e degli Affari regionali.
Credito d’imposta per agricoltori e silvicoltori di montagna (art. 19)
Gli imprenditori agricoli e forestali, singoli o associati, potranno ottenere un credito d’imposta pari al 10% del valore degli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2027.
L’incentivo riguarda spese legate a interventi di manutenzione ambientale e servizi ecosistemici, finalizzati alla tutela del clima e del territorio.
- Spesa massima: 4 milioni di euro all’anno.
- Nei comuni con minoranze linguistiche storiche: il credito sale al 20% del valore degli investimenti.
- Il bonus è cumulabile con altre agevolazioni fino al limite dei costi sostenuti.
Anche in questo caso, le modalità operative saranno definite da un decreto ministeriale entro 180 giorni.
Credito d’imposta per le imprese giovanili nelle aree montane(art. 25)
I giovani sotto i 41 anni che avviano una nuova micro o piccola impresa in un comune montano dal 20 settembre 2025 possono accedere a un credito d’imposta calcolato sulla differenza tra l’imposta ordinaria e quella ridotta al 15% sui redditi prodotti in montagna.
- Tetto massimo: 100.000 euro per beneficiario.
- Durata: tre periodi d’imposta consecutivi (quello di avvio e i due successivi).
- Nei comuni con minoranze linguistiche storiche: il limite sale a 150.000 euro.
L’agevolazione è riservata ad attività effettivamente operative per almeno otto mesi l’anno e sarà utilizzabile solo in compensazione.
Agevolazioni aree montane per i giovani residenti(art. 27)
Le persone fisiche under 41 che acquistano o ristrutturano la prima casa in montagna tramite mutuo ipotecario o fondiario potranno beneficiare di un tax credit sugli interessi passivi del finanziamento.
- Limite di spesa: 16 milioni di euro annui, a partire dal 2025.
- Durata del beneficio: cinque anni.
- Esclusi: immobili di lusso, ville, castelli o edifici storici (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).
Il credito non è cumulabile con le agevolazioni previste per il personale sanitario e scolastico. Le modalità attuative saranno definite da un apposito decreto ministeriale.
Un piano strategico per rilanciare la vita in montagna
Con la legge n. 131/2025, il Governo punta a invertire la tendenza allo spopolamento delle aree montane e a promuovere un nuovo modello di sviluppo sostenibile, basato su incentivi fiscali mirati e su una gestione efficiente delle risorse.
Queste misure rappresentano un passo concreto verso la valorizzazione dei territori montani italiani, con l’obiettivo di attrarre nuovi residenti, sostenere le imprese locali e preservare il patrimonio naturale e culturale di queste aree.