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19 Maggio 2008

Rateazione debiti tributari: nuova direttiva di Equitalia

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Equitalia S.p.a. ha diramato il 13 maggio 2008, una direttiva ai propri uffici con la quale vengono impartite le istruzioni in merito alla corretta valutazione della “temporanea situazione di obiettiva difficoltà che l’art. 19, comma 1, D.P.R. n. 602/1973 (come modificato dalla Legge n. 31/2008 di conversione del D.L. n. 248/2007) richiede come condizione necessaria affinchè l’agente della riscossione possa concedere al contribuente moroso il beneficio della dilazione di pagamento delle somme iscritte a ruolo.

La direttiva dispone una diversa valutazione in base alla qualifica del contribuente. Infatti in caso l’istante sia una:

  • persona fisica o ditta individuale, occorre fare riferimento all’indicatore della situazione economica (ISEE) del nucleo familiare del contribuente (che va pertanto presentata con l’istanza) all’entità del debito tributario, nonché al tipo di contabilità adottata (semplificata o ordinaria). Dovrà, inoltre, essere analizzata la concreta situazione dell’impresa e l’eventuale crisi di mercato in cui questa opera;
  • società di capitali, cooperative e mutue assicuratrici, dovrà essere valutato l’indice di liquidità, ovvero l’indice impiegato dagli analisti per verificare la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari. Se da tale verifica non è possibile concedere la dilazione, per poterla ottenere l’impresa potrà comunque dimostrare che si siano verificati eventi straordinari. All’istanza devono essere allegati una serie di documenti quali la copia dell’ultimo bilancio, ecc.;

La ripartizione del pagamento può essere concessa per un numero non superiore a 72 rate mensili di uguale importo (come disposto dall’art. 19, D.P.R. n. 602/1973). Tuttavia, se il debito per il quale è richiesta la dilazione è inferiore a 5.000,00 euro, la rateazione può essere concessa in un massimo di:

  • 18 rate per importi fino a 2.000,00 euro;
  • 24 rate per importi da 2.001,00 a 3.500,00 euro;
  • 36 rate per importi da 3.501,00 a 5.000,00 euro.

 

Fonte:  www.seac.it

 

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