Con Ordinanza 2 dicembre 2009, n. 25377, la Corte di Cassazione si è espressa in materia di imposta di registro, stabilendo che, per rettificare il valore dichiarato, l’avviso di accertamento deve essere obbligatoriamente motivato al fine di delimitare le ragioni adducibili dall’Ufficio in fase di contenzioso e, contemporaneamente, consentire al contribuente l’esercizio del diritto di difesa.
Secondo i giudici, infatti, nell’avviso di accertamento l’Ufficio deve delineare i criteri utilizzati per determinare il diverso valore su cui calcolare l’imposta di registro e, successivamente, in sede di contenzioso, l’Amministrazione finanziaria avrà l’onere di dimostrare gli elementi giustificativi dell’ammontare accertato.
Fonte: www.seac.it
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