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Principi Contabili
Scritto da: Misterfisco

Il Bilancio consolidato 7 La traduzione in moneta di conto dei bilanci espressi in valuta estera | Premessa

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Un’impresa che svolga la propria attività in diversi paesi e, quindi, in valute di conto diverse dalla Lira italiana è naturalmente soggetta, oltre che ai rischi derivanti dalle variazioni dei prezzi che si verificano in tali paesi, anche a quelli derivanti dalle variazioni dei rapporti di cambio fra le diverse monete.

Ciò vale, oltre che per le operazioni che l’impresa di un paese svolge direttamente in altri paesi, per esempio di acquisto, di vendita, di provvista od impiego di capitali, anche per quelle operazioni svolte indirettamente tramite altre imprese controllate, collegate o comunque consociate. In questo caso vi è la necessità di tradurre nella moneta della società capogruppo i bilanci che tali imprese controllate, collegate o consociate redigono nella moneta del paese in cui operano, allo scopo di permettere, ove ne ricorrano le condizioni:

– la preparazione del bilancio consolidato di gruppo;

– la determinazione del valore attribuibile alle partecipazioni in tali imprese controllate o collegate in base al metodo del patrimonio netto.

I principi contabili da applicare per la traduzione di un bilancio in moneta estera non sono necessariamente diversi a seconda che il bilancio si riferisca ad una società controllata o collegata o più semplicemente consociata. I metodi di traduzione enunciati nei successivi paragrafi viceversa si differenziano, a seconda che disciplinino:

– la traduzione del bilancio di società appartenenti al medesimo gruppo ma che sono sostanzialmente autonome dalla capogruppo sia come operatività che come gestione finanziaria (ivi incluse le società collegate da valutare con il metodo del patrimonio netto);

– la traduzione dei bilanci di filiali o altre stabili organizzazioni all’estero, che sono parte integrante della gestione della capogruppo.

Affinché il bilancio di una impresa partecipata operante in un paese diverso da quello della capogruppo possa, ai fini del consolidamento, essere tradotto nella moneta di quest’ultima, è necessario che esso sia redatto secondo principi contabili conformi a quelli applicati dalla capogruppo, non rilevando, ai fini della uniformità dei principi contabili, il fatto che l’impresa figlia abbia adottato criteri conformi alla legislazione estera. Se il bilancio in questione non è stato redatto in base ai principi contabili della capogruppo occorrerà provvedere alle necessarie rettifiche prima di procedere alla sua traduzione. Poiché la quasi totalità delle imprese estere tengono la contabilità e preparano i bilanci nella valuta del Paese in cui operano, mentre i bilanci consolidati sono invece preparati nella valuta dell’impresa capogruppo, i bilanci delle imprese estere dovranno essere tradotti nella valuta utilizzata per il bilancio consolidato.

Sommario Principi contabili

Fonte: Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti

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