Con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2015, sono stati individuati i soggetti destinatari delle disposizioni contenute nell’articolo 14, comma 1, del Decreto Legge n. 35 del 14 marzo 2005, convertito dalla Legge n. 80 del 14 maggio 2005.
Le disposizioni in questione prevedono la deducibilità dal reddito complessivo dichiarato delle liberalità in denaro o in natura erogate da persone fisiche o da enti soggetti all’Ires in favore delle fondazioni ed associazioni riconosciute che hanno come scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, individuate, appunto, da Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze e del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
L’elenco di tali fondazioni ed associazioni è inserito nell’allegato al Decreto e, come precisato nel Decreto medesimo, può essere soggetto a revisione annuale.
Si ricorda che le liberalità in questione sono deducibili nel limite del 10 % del reddito complessivo dichiarato, e comunque nella misura massima di 70.000 Euro annui.
Con un altro Decreto, sempre adottato dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 4 febbraio 2015, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 aprile 2015, sono stati individuati i soggetti destinatari delle disposizioni contenute all’articolo 1, comma 353, della Legge n. 266 del 23 dicembre 2005.
Tali disposizioni prevedono l’integrale deducibilità dal reddito del soggetto erogante dei fondi trasferiti per il finanziamento della ricerca, a titolo di contributo o liberalità, dalle società e dagli altri soggetti passivi dell’Ires in favore di fondazioni ed associazioni regolarmente riconosciute che hanno come oggetto statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, individuate, appunto, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministro della Salute.
L’elenco delle fondazioni ed associazioni in questione è inserito nell’allegato al Decreto adottato il 4 febbraio 2015.