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23 Gennaio 2015

Start-up innovative a vocazione sociale: più vantaggi fiscali se si rispettano determinate condizioni

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Con la Circolare n. 3677 del 20 gennaio 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha fornito alcuni chiarimenti riguardo alle start-up innovative a vocazione sociale.

Il Ministero ha ricordato che la normativa in materia (in particolare, il Decreto Legge n. 179 del 2012), riconosce ai soggetti che investono in questa tipologia di start-up innovativa dei benefici fiscali più vantaggiosi rispetto a quelli attribuiti alle persone fisiche e giuridiche che investono in altre tipologie di start-up innovative.

Proprio per tale ragione, il riconoscimento dello status di start-up innovativa a vocazione sociale deve avere evidenza pubblica, attraverso la sezione speciale del Registro delle imprese e deve avvenire tramite autocertificazione da presentare alla Camera di commercio competente.

In particolare, in tale autocertificazione, il rappresentante legale della società deve dichiarare di operare in via esclusiva in uno o più settori tra quelli indicati all’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo n. 155 del 24 marzo 2006 e deve indicare quale è o quali sono tali settori. Deve, inoltre, dichiarare di realizzare, operando in tali settori, una finalità di interesse generale e deve impegnarsi a dare evidenza all’impatto sociale prodotto.

Riguardo all’impegno di dare evidenza all’impatto sociale prodotto, questo deve sostanziarsi nella redazione di un “Documento di descrizione di impatto sociale” che deve essere compilato secondo le indicazioni fornite in una guida predisposta dal Ministero dello sviluppo economico e disponibile sul sito web istituzionale del Ministero e sul sito web delle Camere di commercio dedicato alle start-up innovative.

Secondo quanto precisato dal Ministero, le società che intendono ottenere il riconoscimento di start-up innovative a vocazione sociale devono predisporre e trasmettere il Documento in questione, per via telematica, alla Camera di commercio competente territorialmente, con cadenza annuale, seguendo le modalità indicate nella guida sugli adempimenti societari delle start-up innovative redatta dalle Camere di Commercio, con il coordinamento del Ministero dello sviluppo economico.

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